[Horticulture in ottave] Operetta delle Semente. Nella quale insegna quando si debbe seminare et quando è tempo di trasporre, et di mese in mese come si debbe fare le ricolte. Con dua Capitoli bellissimi. Aggiuntovi di nuovo dua belli Sonetti nel fine. Nuovamente ristampata

4° (mm 192x140); ll. (6). Title with large woodcut vignette; another large woodcut vignette to title and head of de' Crescenzi section. Binding of 20th century - signed "Wheeler" - in olive green morocco, gilt. A nice, unsophisticated copy.

Extremely rare edition, exquisitely popular, which combines poetic entertainment with the purpose of a peasant almanac, describing when to sow and when to transpose, and from month to month how to do the recollections. It includes a list of tasks for each month taken from Pietro de' Crescenzi (Bologna, 1233 – 1320).

After the octaves of the Operetta - Incipit: "Chi si diletta nuove cose udire / sempre levato tien l'occhio e la mente" -the booklet hosts:

c. A2v: Operetta piaceuole di tre panieri di frutte - with grapes "lugliola […], moscadella, pisana e la vernaccia, zibibbo, razzese e corso, greco, trebbiano e malvagìa fine, […] canaiuola, galletta e passerine, sancolombane e zappolino et martinacce e lonze e le caprine", figs, pears, apples, etc. - per presentare a uno convito, composta per Bernardo Giambullari (Firenze 1450 - 1520);
A3v: Capitolo composto per il preclarissimo poeta, messer Panfilo Sasso (Modena, 1455 circa – Longiano, 1527);

A5r: Tavola di agricoltura cavata da Piero Crescenzio Bolognese (Bologna, 1233 – 1320).

Known in three different fifteenth-century editions, each of them present in one copy. This edition is also known in only one other copy, the one at the Biblioteca Nazionale Centrale in Florence.

Le anonime ottave dell'Operetta delle Semente, scandite dai mesi dell'anno, istruiscono sulla tempistica "del porre e del corre / e del far nesti a molti frutti vari, / e de' legumi il tempo del transporre". Ad esempio: "Seminasi di Febbraio de' cavolini / e zucche e pastinache e ceci e lente / prezzemoli e lattughe e cipollini / santoreggia et ruchetta sappiente / […] et annestati nespol nelle siepe / sorbi, ciliegie, e susin nel caldino, / che quivi il frutto presto si concepe / e pere e meli, per ogni confino, / fansi divelti e colgonsi de' salci / gli arbor si potano et a le vite e tralci. // Le zucche e cavolin s'usan trasporre / di Marzo, et si pongono e poponi / citriuoli, cocomeri […]".

Segue la bellissima Operetta piacevole di tre panieri di frutte per presentare a uno convito, dove la descrizione delle canestre di uva, fichi, datteri, pere, mele, cedri, limoni, fragole, more, "gelse", "corbezzole", ecc. si sofferma sulle numerose varietà di ciascun frutto.

Un Capitolo di Panfilo Sasso introduce, infine, alle Tavola di agricoltura cavata da Piero Crescenzio Bolognese.

Angeleri, Bibliografia delle stampe popolari, p. 113, n. 140.