ALCUNE NOVELLE

1810. CESARI Antonio - ALCUNE NOVELLE di Antonio Cesari veronese, Sozio ordinario dell'Accademia Italiana di Scienze, Lettere, ed Arti - 1810. Verona, Per Dionigio Ramanzini; Cartone marmorizzato con pelle al dorso, su cui si trovano fregi e titolo, inquadrato su un tassello di colore contrastante, in caratteri dorati. Tracce d'uso, fori di tarlo e piccolo strappo; cm. 20,7x13,5; 1 volume; 229 complessive; Buono, con tracce d'uso ed alcune fioriture; Prima edizione. Alcune fioriture e due pp allentate. VII, 1pb, 219pp, 1pb. Antonio Cesari fu un letterato (Verona 1760 - Ravenna 1828) e sacerdote. Dedicò la sua vita agli studi letterarî e all'esercizio esemplare del suo ministero. Ebbe fama e autorità come capo dei puristi, come, cioè, il più attivo e convinto propugnatore del ritorno alla lingua del Trecento (non esclusi riboboli, arcaismi, ecc.), in opposizione alla corruzione della lingua per l'influsso della cultura straniera. Tra il 1800 e il 1811 ripubblicò a Venezia il Dizionario della Crusca aggiungendovi parecchie migliaia di voci tolte da antichi testi. Accanto alla più importante attività di teorico del purismo, ne svolse un'altra, più copiosa, di traduttore in prosa e in versi, novelliere, poeta serio e burlesco. Alcune novelle vogliono continuare il genere boccaccesco e cinquecentesco, ma non sono che imitazioni artificiosamente facete, in realtà insipide, di quegli insigni modelli. Da una il C. trasse un libretto per opera comica Il Macco: recitato a Rovereto nel 1816, il dramma non trovò chi lo musicasse